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Aldo

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Aldo si affacciò alla mensa tra gli altri operai, scelse l’ultimo tavolo vicino alla finestra e tirò fuori il panino preparato da sua madre; si vergognava tanto ma non poteva fare a meno di non sentire l’odore di casa sua.

Era cosi anche quando Aldo era studente e si sedeva all’ultimo banco della classe per paura di essere interrogato. Per arginare quel senso di angoscia tirava fuori il panino preparato dalla madre e d’incanto le sue paure svanivano.

Aldo è un padre premuroso e fa sedere il suo unico figlio a capotavola; lo riempie di attenzioni e quando lo accompagna a scuola si raccomanda di avere un sorriso per tutti e di giocare sempre con chi occupa l’ultimo posto nella classe.
Oggi Aldo non è più un operaio ma un direttore di azienda. Ha costruito una mensa a forma circolare dove non ci sono ultimi posti ma tutti si parlano e condividono il loro pranzo. Lui pranza tra i suoi collaboratori e non fa mai mancare nel menu gustosissimi panini farciti.

L’azienda si chiama Any, diminutivo di Anna, il nome della mamma di Aldo e suo figlio è un semplice operaio che ha nella sua borsa il panino preparato dalla nonna.

Il figlio di Aldo ha un futuro radioso.

Racconto di Paolo Cilfone

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