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Sto leggendo questo libro e mi sta conquistando. Catena Fiorello non solo scrive in maniera scorrevole e accattivante ma racconta le cose esattamente come le ho sentite io tutte le volte che sono stata in Salento, parte della Puglia che non riesco a non amare profondamente e che ogni volta mi regala nuove emozioni. Vi faccio dono di questo stralcio che stamattina mi ha in qualche modo colpito. Le foto del post le ho fatte a Lecce un paio di anni fa.

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“Era l’aria di Lecce che spingeva a comportarsi con tanta cortesia, perchè la gente del luogo invogliava a sentirsi più vicini, con quei sorrisi affabili offerti a chiunque, e senza retropensieri interessati. Mentre veniva verso la piazza, tutte le persone che aveva incontrato si erano dimostrate estremamente disponibili. Dopo aver salutato i componenti del gruppo, Marilena si fermò a un’edicola  per acquistare una guida turistica della città (Basta sentirsi in difetto, bisogna rimediare!) e fece una piccola sosta in pasticceria. Sull’insegna c’era scritto “Natale” ed era molto conosciuta per via delle sue specialità risalenti alla tradizione antica. Risoluta si abbandonò ai piaceri della gola.Era la prima volta che si trovava a tu per tu con un pasticciotto, ma poi si era fatta tentare da un fruttone, e per finire (consigliata dalla proprietaria) si era goduta senza troppi sensi di colpa anche un’altra delizia: la bocca di dama. Ogni leccornia assaggiata l’aveva resa una peccatrice consapevole, ma quanto era felice adesso! Uscì da lì con delicati spruzzi di zucchero a velo ancora sparsi sul vestito.”img_5091img_5100