Blog, Poesia

“Le donne fanno spesso l’errore di perdersi.
Si perdono in amori sbagliati,
in storie che le consumano,
in amicizie deludenti,
in giornate tristi.
A volte, le donne si consumano.
E un poco alla volta smettono di sorridere,
di ballare, di meravigliarsi.
E poi fanno l’errore più grande.
Si dimenticano chi sono e come lo sono diventate.
Dimenticano di essere speciali. E rare.
Poi, però, ed è questa la bellezza delle donne,
arriva un giorno in cui stravolgono tutto,
e dicono “no, così non va”.
E riaprono gli occhi.
E in quel momento,
guardandosi allo specchio,
si ritrovano.
In uno sguardo nuovo.
In una pettinatura insolita.
In una sfrontatezza improvvisa.
Si riscoprono uguali, ma diverse.
Più forti. Più vive.
Ed è bellissimo
quando una donna si innamora
di sé stessa”

(Riccardo Bertoldi)

Foto di Paul Wolff

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Non credo che servano giornate dedicate, per ricordare una cosa importante come la violenza sulle donne. Penso bensì che ci vogliano atti concreti, ogni giorno, per proteggere le donne, soprattutto quelle deboli che non possono difendersi. Ho smesso di essere femminista da anni, delle donne non mi fido più da tempo perchè penso che il carrierismo e l’emancipazione che la società ci ha imposto, come conquista da difendere a tutti i costi, abbia distrutto l’essere donna e l’essere uomo. Ci sono tuttavia realtà difficili, realtà di guerra, realtà di tradizioni tribali aberranti in cui la donna non ha diritti di alcun tipo e viene trattata a livello di un oggetto. Sono queste le realtà per cui non posso, non possiamo smettere di combattere. Questa poesia è per tutte voi, indifese, umiliate, distrutte, violate, per voi e per me stessa combatterò sempre.

In quella camera
distolsi lo sguardo da me stessa
cupa la pioggia lacrimava
sulla finestra creando
venature che parevano
pertugi per fuggire felice
dall’oltre tomba dei riflessi.

(Paolo Cilfone)

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