Blog, Letteratura

“Sul bagnasciuga mi lascio sfiorare dall’acqua, lascio che mi lambisca i piedi, le caviglie, i polpacci in un lento e delicato massaggio. Mi accovaccio per guardare più da vicino il fondale indecifrabile nel buio della notte.  Poi definitivamente decido che rimarrò lì, seduta sulle piccole onde scure che ora abbracciano il mio corpo, accarezzandomi i fianchi e la vita. Ho voglia di immergermi completamente in quel liquido tiepido e nero come l’inchiostro e farmi coccolare dalle onde lente  sinuose, fino ad addormentarmi dolcemente fra le braccia di Nettuno. Puntini luminosi colpiscono il mio sguardo fino alla linea dell’orizzonte: sono le barche dei pescatori, persi nella loro grande solitudine. Fasciati dal buio e dalle onde, in attesa che le loro fatiche siano compensate all’indomani, quando le luci dell’alba regaleranno loro un lauto bottino che garantisca alle loro famiglie un giorno in più da essere vissuto.”

da “La fatica di essere amata” di Rossella Pompilio.

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