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Ciao Shai

Ti cercherò in ogni cosa bella che incontrerò nel mio cammino, ti cercherò in ogni cosa bella che mi capiterà e tu sarai lì a guardarmi con quegli occhi belli e profondi con cui riuscivi a leggere nei luoghi più nascosti del nostro cuore, dove nemmeno noi siamo capaci di arrivare, dove abbiamo paura di entrare. Ti ringrazio per la tua presenza nella mia vita, ogni giorno di questi 15 anni come tua allieva é stato prezioso. La mia vita è stata più bella dopo che ti ho incontrato e tale bellezza continuerò a coltivare ogni giorno con forza e perseveranza provando sempre, come dicevi tu.

Respira bianco, fresco, luminoso, soffice, entra in tutto il corpo e purifica la stanchezza, il dolore e li spinge verso i piedi da dove esce fumo nero. Questa è una delle meditazioni che mi ha insegnato Shai. Bianco sia. Namasté Shai. Buon viaggio mia grande Amica e Maestra. 

Conobbi Shai Holsaert nell’autunno del 2004, il giorno preciso non lo ricordo.

Mi affacciai timidamente alla scuola Ekata nel quartiere Poggiofranco di Bari. Avevo sentito parlare di lei e avevo fatto qualche prova di Yoga a Firenze, dove ancora abitavo per motivi di studio. Sono stata sempre molto affascinata da questa disciplina orientale e pensavo seriamente che potesse aiutarmi a gestire l’ansia che mi ha sempre contraddistinto da bambina.

Il giorno in cui misi piede all’Ekata venni avvolta da un gran senso di pace e anche la mia ansia ne trasse giovamento.

Shai mi ha permesso con dolcezza e severità di entrare a far parte di una trama che tesseva da sempre e che, ora che non c’è più, toccherà a noi continuare a lavorare.

Sono giorni dolorosi e vorrei scrivere tante cose di questi 15 anni ma non è ancora il momento di tirare fuori questa parte della mia vita che, per forza di cose, cambierà anche se solo formalmente.

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