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Sam

Andava per il mondo con un pacco di fiammiferi in tasca. Tutte le volte che poteva ne estraeva uno e accendeva un lumino. Il motivo era irrilevante, Sam doveva fare luce. Era questa la sua missione. Così girava per le feste patronali, le sagre, le chiese. Dopo il suo passaggio qualcosa cambiava. Non era solo per la luce ma per l’energia che lasciava nei luoghi, per la gentilezza, il sorriso con cui rispondeva a chi lo accoglieva.


Gli offrivano da mangiare, da bere, da dormire, lo coinvolgevano nelle feste, nei balli, gli chiedevano opinioni sulla politica e consigli amorosi.
Quando aveva finito la sua missione in un luogo Sam se ne andava quasi sempre di notte, senza salutare nessuno. Lasciava sul tavolo più vicino un piccolo salvadanaio con i risparmi che accumulava tra un viaggio e l’altro suonando il flauto.


Quando il giorno dopo gli ospiti trovavano il salvadanaio, lo rompevano incuriositi dal contenuto e assieme a pochi denari trovavano un biglietto che quasi sempre recitava così: “La mia missione era di lasciarti la luce, ti sia di aiuto per trovare la tua missione”.

Testo e foto (Mesagne) di Manuela Bellomo

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