Poesia

Emunàh in Maryam di Paolo Cilfone

Non è facile custodire tutto nel cuore,
Maryam.
Gli adali della vita scorrono lungo le tue minute spalle.
Le radici della promessa hanno già le foglie rigogliose,
invece.

I tuoi brevi anni:
Madre/ sposa
Figlia di tuo figlio.

Tutto germoglia nel silente cammino
scivolano via le parole risuonate, i ricordi spezzati.
Gli echi delle ombre sono giù nelle vallate.

E d’improvviso le capanne di Betlemme
si innalzano davanti ai tuoi occhi
e il tuo cuore è colmo dal richiamo filiale.

Il tuo corpo vibra e s’accende d’infinito
accolto dalle gelide pietre d’un angolo di grotta
ma protetto dalle caldi braccia del tuo sposo.

Emunàh in Maryam
Emunàh in Maryam

E’ il tempo del Figlio.
La promessa fatta carne,
del tuo muto e fecondo gemito

che scioglie le distanze dal cielo e
cancella le tenebre che ci impedivano di farne parte.
Dal si della prima donna ne fummo cacciati
dal tuo si ne facciamo parte.

Amèn Maryam
Così sia Maryam

Paolo Cilfone

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