Poesia

“Gli addii” di Federico Díaz-Granados

Avrei potuto regalarti
quel cinema dove abbiamo visto
Notting Hill e American Beauty.

Avrei voluto regalarti gli hotel dove ci siamo nascosti.
Mi sarebbe piaciuto essere il padrone del caffè in cui ci congedammo
dove ascoltammo tutte quelle canzoni
che oggi sono una soundtrack delle nostre vite.

E non ci furono regali.
E misi il cielo sul tuo corpo e lo trasformasti in vento
misi il vento sui tuoi occhi e lo trasformasti in sogno
misi il sogno nel tuo silenzio e lo trasformasti in notte
e questa notte non ci sono cielo, vento e sogno
che modifichino il mio cuore
in una luce dove l’amore possa tornare.

Ed è per questo amore lontano e vero
che le parole hanno una musica nello spartito che nessuno canta
come chi bussa per ore a una casa abbandonata
come chi prende a calci lattine vuote nel cuore.

occhio-secco-300x297

Leave a Comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *